Il fattore solare, noto anche con l’acronimo g-value, rappresenta la quota di energia solare che attraversa una superficie vetrata, contribuendo al riscaldamento degli ambienti interni. Questo parametro non misura unicamente la trasmittanza diretta della radiazione solare, bensì anche il calore riemesso verso l’interno dal vetro riscaldato. Più basso è il valore, minore sarà l’apporto energetico solare, con conseguente riduzione del surriscaldamento estivo. La normativa vigente, in particolare il D.Lgs. 192/2005 e le disposizioni aggiornate con i decreti attuativi del 2022, stabiliscono che per i nuovi edifici e per gli interventi rilevanti di riqualificazione energetica il fattore solare massimo ammesso è 0,35. Questo valore soglia tutela il comfort abitativo e riduce la necessità di raffrescamento artificiale, promuovendo un consumo energetico più equilibrato.
L’importanza della normativa per il fattore solare
Il limite imposto dallo Stato non è un mero dato tecnico, ma una regola che si colloca nel più ampio contesto delle direttive europee sull’efficienza energetica degli edifici. L’obiettivo è garantire ambienti interni vivibili durante l’estate, limitando il ricorso a condizionatori e impianti energivori. Gli infissi di alta qualità, uniti a schermature solari avanzate, contribuiscono a rispettare tale parametro con soluzioni tecnologiche che sposano scienza ed estetica. È dunque evidente come la conformità al limite di 0,35 rappresenti non solo un vincolo tecnico, ma anche un requisito di prestigio per chi desidera valorizzare il proprio immobile con scelte sostenibili e in linea con la normativa europea.
Il ruolo degli infissi è centrale nel raggiungimento di un corretto fattore solare. I moderni serramenti con doppi o tripli vetri basso emissivi, associati a trattamenti selettivi, consentono di ridurre la quota di energia solare trasmessa senza penalizzare la luminosità naturale. Il vetro selettivo, ad esempio, filtra le radiazioni infrarosse responsabili del surriscaldamento, garantendo allo stesso tempo una trasparenza impeccabile e una resa cromatica elevata. La qualità dei profili in alluminio a taglio termico o in legno-alluminio influisce ulteriormente sulla prestazione complessiva, combinando isolamento termico e resa estetica di alto livello.
Schermature solari integrate per un fattore basso
Accanto al serramento, le schermature solari svolgono un ruolo determinante per abbassare il valore g complessivo, indicato come gtot. Tende da sole esterne, frangisole orientabili, veneziane integrate e sistemi oscuranti non solo riducono la quota di energia solare entrante, ma lo fanno in modo dinamico e controllabile. Le norme UNI EN ISO 52022-1 forniscono i metodi di calcolo per determinare il fattore solare combinato tra vetro e schermatura, assicurando una valutazione scientifica e standardizzata. Un sistema ben progettato consente di ottenere valori inferiori a 0,35, garantendo comfort visivo, risparmio energetico e un’estetica coerente con l’architettura dell’edificio.
Rispettare il limite di legge non significa rinunciare all’armonia visiva. Al contrario, la sinergia tra tecnologia del vetro, design degli infissi e raffinatezza delle schermature consente di creare spazi abitativi che esprimono bellezza e funzionalità. L’eleganza di un ambiente luminoso, in cui la luce solare è calibrata con precisione, riflette un concetto di abitare moderno e consapevole. Il comfort termico ed estetico diventa così parte integrante del valore architettonico e immobiliare, segno tangibile di un investimento intelligente e di lunga durata.
Il rispetto del fattore solare 0,35 non è soltanto un obbligo normativo, ma un principio che unisce scienza, sostenibilità e bellezza. Grazie ad infissi performanti e schermature solari raffinate, è possibile mantenere ambienti freschi, luminosi e confortevoli, riducendo i consumi energetici e accrescendo il prestigio dell’edificio. Una scelta che testimonia attenzione all’ambiente, al benessere personale e al valore del patrimonio architettonico.







